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Visualizzazione dei post da marzo, 2016

Dialogo estetico tra un logico ed uno scrittore

di Damiano Fornasiere e Davide Spinelli 5^B Parola al logico: Immaginiamoci ora il vecchio Talete, intento ad osservare la volta stellata che lo sovrasta, interrogandosi sulla natura dell'universo e sulla sua origine. Se poi inventassimo anche un giovane Galileo, qui, nella nostra mente, lo troveremmo eccitato dalle potenzialità di una scoperta olandese, che pareva ingrandire gli oggetti in lontananza, dal cielo, alla luna. Se infine pensassimo a quel recanatese di nome Giacomo osserveremmo che con la luna, addirittura, si mise a parlare. Se in qualche modo i campi di indagine di tre personaggi così differenti hanno di fatto pochi punti in comune, le domande di fondo che (si presume, o almeno si evince dai rispettivi lasciti) tormentarono i loro animi non sono cosi difformi ed a sé stanti; d'altronde, tali interrogativi, sono le questioni più disparate ree del nostro pellegrinaggio errabondo. La "necessità filosofica" è quell&#

Musica: ecco la top 10 del 2015

di Matteo Nigris e Matteo De Cecco 5^G Il 2015, pur essendo lontano dal risollevare questi anni Dieci dall’oblio che stanno attraversando, si è difeso piuttosto bene e rappresenta un piccolo passo avanti rispetto all’anno precedente. Ecco qua una lista dei dieci dischi che ci sono piaciuti di più #1: Benjamin Clementine – At Least for Now Il titolo di disco migliore dell'anno spetta a At Least For Now , album d'esordio di Benjamin Clementine. Il disco si contraddistingue per l'estro canoro dell’artista, che si destreggia senza fatica sia nei registri più gravi sia nel falsetto. Gli strumentali che fanno da palcoscenico alle acrobazie vocali sono sempre di gusto eccellente: fondamentale l'eclettico stile del pianoforte,che attinge sia da compositori classici quali Debussy e Satie che dai grandi pianisti del cool jazz. L'occasionale inserimento di percussioni e bassi elettronici contribuisce ad eliminare l'eventuale sospetto di avere a che fa

La scienza come giustificazione della religione

di Andrea Canciani 5^L   “La Scrittura non ci insegna come vada il Cielo, ma come si vada in Cielo”. Così affermava Galilei nella lettera copernicana indirizzata a Cristina Lorena, sostenendo che il libro della natura sia latore di un messaggio teoretico, mentre quello della Scrittura di un messaggio etico. Riesce in tal modo a conciliare la sua fede religiosa con quella scientifica, appigliandosi alla fune tesa da Sant’Agostino, uno dei padri fondatori del pensiero cristiano, il quale individuava nel Logos la fonte tanto della ragione quanto della rivelazione. Partendo da questo presupposto, inizia con la Rivoluzione scientifica un percorso confutativo di quelle che erano le “verità naturali” presenti nella Bibbia, demolendo passo dopo passo, o meglio formula dopo formula, il monopolio scientifico della Chiesa. Tra gli esempi più eclatanti, oltre al geocentrismo, si ricorda anche l’evoluzionismo biologico -quindi le teorie darwiniane- che scardina il fissismo aristotelico-cris

L’adolescenza tra potenzialità e vulnerabilità

di Simone Gasparini 5^G Fino a due secoli fa la figura dell’adolescente ed il concetto di adolescenza non erano presenti nella maggior parte delle società. Il passaggio da "bambino" ad "adulto" veniva infatti scandito da appositi riti, compiuti generalmente in una fascia d’età compresa tra i dieci ed i quattordici anni. Si veniva infatti considerati bambini fino all'età in cui non ci si poteva dedicare alle attività che la propria classe sociale prevedeva. Il diffondersi della rivoluzione industriale nel XIX secolo portò però ad una serie di nuove esigenze in ambito lavorativo che potevano essere soddisfate solo dopo un lungo percorso di studi. La borghesia fu sicuramente la classe maggiormente coinvolta in questo processo e l'aumentata importanza dell'istruzione fino ad “avanzata” età fu il motore della successiva crescita di scuole superiori, colleges ed università. Iniziò quindi ad emergere nel corso dell’Ottocento il concetto di adolescenza.

Assemblee, queste sconosciute

di Daniel Fraulin 5^L “Ma quindi le vostre non sono vere assemblee…” questo è stato l’inatteso commento di un supplente, appena giunto nostro liceo che, per curiosità, ci aveva chiesto come era organizzato quel giorno così atipico e così aspettato. La reazione di imbarazzo e straniamento che ha lasciato tutti senza risposta davanti al professore, mi ha spinto a chiedermi come le assemblee fossero state nel passato, come lo sono attualmente negli altri istituti, se la modalità adottata nel nostro liceo è effettivamente la migliore. Quanto segue è la risposta a questi quesiti. Per cominciare, una chiaccherata con il Professor Enrico Petris, studente al Marinelli dal ’73 e poi di nuovo qui come docente di Storia e Filosofia dalla metà degli anni ’90, ha permesso di ricostruire le alterne vicende che hanno riguardato le assemblee fin dal loro inizio. Le prime si svolsero infatti nei primi anni settanta, ottenute grazie alla grande mobilitazione studentesca del ’68. Esse avvenivano

Cernich

di Kadir Bssila 3^G   1 febbraio 2016 Dopo una lunga attesa si torna a giocare il memorial Cernich, inaugurato come da tradizione nella palestra del Malignani, che vede partecipare, nel torneo di eccellenza, Copernico, Malignani, Marinoni e i nostri Marinelliani. Aprono le danze della nona edizione i padroni di casa, impegnati di fronte al Marinoni in una partita che si rivela subito combattuta e colma di emozioni. Il primo tempo vede già buoni ritmi da entrambe le parti, con la tensione tipica degli esordi percepibile dalla brevità delle azioni: numerose le triple messe a segno e tanti i palloni giocati dentro senza troppo ragionare, con Cengarle e Floram del Malignani che dominano sotto canestro (il '99 Chiti unico lungo degli ospiti) serviti con regolarità da Zuliani. Nel finale il buzzer beater da tre del playmaker Cattaruzzi riporta i padroni di casa in vantaggio, chiudendo un secondo quarto giocato punto a punto. Dopo l'intervallo, in campo c'è tutt

Bcs, la terza sede del Marinelli

di Celeste Bozzetto 3^A " Sono le 7.50: ho tempo per un caffè in Bcs " Qualsiasi persona abbia studiato al Marinelli negli ultimi 20 anni ha pensato almeno una volta questa frase. Il Bcs è il bar situato di fronte alla sede centrale e da anni è il punto di ritrovo non solo dei marinelliani ma anche degli studenti dello Zanon e del Malignani. Ad attirare al suo interno i liceali non sono solo i caldi caffè capaci di dare la giusta carica per affrontare la giornata scolastica, ma è soprattutto la presenza del mitico gestore: Roberto Ceccato, meglio conosciuto come Roby. Gestisce il bar da 22 anni assieme alla figlia Lisa e conosce ogni studente che abbia mai varcato la sua porta, rallegtandone le mattine e regalando fiumi di sorrisi e battute. Purtroppo questo tranquillo ecosistema è stato scosso da un fulmine a ciel sereno: con un inaspettato post su Facebook Roby dichiara il cambio di gestione dello storico bar. In poche ore la notizia passa sulla bocca di ogni student

Sognare la libertà o lottare per essere liberi? CABARET

di Shani Yael Baldacci 4^I È stato Cabaret, nella terza edizione portata in scena dal celebre Saverio Marconi, a proseguire la stagione Musical del Teatro Giovanni da Udine il 4, 5 e 6 febbraio 2016. Una storia immortale basata sulla commedia “I’m a Camera” di John Van Druten che aveva ripreso il diario-romanzo “Goodbye to Berlin” di Isherwood, trasformata poi nel famosissimo film che vede Bob Fosse alla regia e Liza Minelli nel ruolo principale. Ambientata nella Berlino totalitarista e pre hitleriana degli anni ’30, la storia ci trascina all’interno di un locale, il Kit Kat Club, dove incontriamo la protagonista, Sally Bowles, interpretata dalla brillante Giulia Ottonello, un’aspirante attrice che inizia una relazione con un giovane scrittore americano di nome Cliff Bradshawn, interpretato da Mauro Simone, mentre sullo sfondo si intrecciano altre due storie storie d’amore. Il locale rappresenta una sorta di “safe-zone” dove il traghettatore di anime Giampiero Ingrassi