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Visualizzazione dei post da maggio, 2016

Moonshine, drink it all the time

di Matteo Nigris e Matteo De Cecco 5^G Forti della recente uscita di Carnelian [2015] e della risposta fondamentalmente ottima della critica specializzata, i Kill the Vultures, duo hip hop di Minneapolis costituito da Crescent Moon (rapping) e DJ Anatomy (beat, strumentali), hanno iniziato a marzo un tour europeo che vede come grande protagonista l’Italia, in cui terranno tredici date. Una di queste, grazie al contributo di Hybrida, che si occupa dal 2003 di portare musica dal vivo in zona, è risultata essere proprio Udine, nella programmatica location del bar del Cinema Visionario. Così come il cinema unisce individui dalle più disparate formazioni culturali in uno stesso luogo, così il concerto si è dimostrato essere tutto meno che un’adunanza fra patiti di hip hop: l’11 aprile (dopo un rinvio di una settimana dovuto alla nascita imprevista del figlio di Anatomy) la “fauna” che si riunisce in via Fabio Asquini è quanto mai eterogenea, quasi insperabilmente considerata la nat

"Un bacio"

di Raffaele Indri 5^L Un bacio è tratto dal romanzo omonimo di Ivan Cotroneo, che dirige anche il film. In un'intervista, il regista ha dichiarato che la scelta di girare a Udine è stata motivata dalla necessità di un territorio versatile, che contenesse in poche decine di chilometri una certa varietà ambientale. In effetti, ciò che emerge dalla visione è innanzitutto la coerenza geografica delle riprese, che certo contribuisce alla pretesa realista della narrazione. Lorenzo si trasferisce a Udine per un'adozione che ormai, dati i suoi sedici anni, più non attendeva. L'impatto con la nuova scuola non è idilliaco. È gay dichiarato, piuttosto istrionico e appariscente nel vestiario. La sua camicia a motivo di farfalle non collima bene col provincialismo del liceo scientifico in cui si è iscritto. Non è però l'unico reietto – Blu, colta e aggressiva, è derisa per la sua fama di ragazza facile. L'emarginazione di Antonio è invece più sottile: benché star del

Sonno: evoluzione e funzioni di un processo vitale

di Simone Gasparini 5^G Il sonno rappresenta un aspetto fondamentale della nostra esistenza, passiamo infatti in media 8 ore al giorno (un terzo della nostra vita) a dormire, in parte sognando. Le vicende evolutive di questo fenomeno sono ancora poco chiare ma è probabile che in origine si sia sviluppato in relazione al rapporto preda-predatore. Durante il sonno infatti, le prede attraggono di meno i predatori rimanendo immobili. Sembra quindi che il sonno potesse essere funzionale ai primi gruppi di ominidi per difendersi dai predatori ed isolarsi dai pericoli della notte. Gli attuali metodi di indagine ci hanno però proposto una visione più ampia ed approfondita del sonno. Grazie infatti a misurazioni dell’attività elettrica cerebrale ed oculare effettuate tramite elettroencefalogramma ed elettroocoulogramma si sono individuati, oltre alla fase REM, quattro stadi del sonno. Questi, definiti anche di sonno lento, si differenziano principalmente per le diverse frequenze delle

Monica Cirinnà ci risponde

di Nicola Petrucco 5^H Nei primi mesi di questo 2016 le prima pagine dei quotidiani nazionali sono state a lungo occupate dal dibattito sulle unioni civili per le coppie omosessuali. Tutto questa attenzione mediatica però probabilmente non ha chiarito le idee sulla questione a tutti. Abbiamo avuto l’occasione di intervistare la senatrice Monica Cirinnà, prima firmataria e relatrice del DDL ora alla Camera. Come è nata e come ha vissuto questa battaglia per i diritti? E’ nata perché nella vita bisogna avere il coraggio di prendere il treno se il treno ti passa davanti. Ho sempre lavorato nel tema dei diritti: mi sono laureata in giurisprudenza con un grande maestro di libertà, Franco Bordero, col quale ho lavorato per oltre 10 anni nella sua cattedra. Quando ho chiesto di essere assegnata in Commissione Giustizia sapevo di volermi occupare di diritti. Mi è capitata questa opportunità di essere nominata relatrice. Devo essere sincera, ci ho pensato un notte intera perché

#ENDFGM: contro la mutilazione dei genitali femminili

di Crystal Qehaja 4^E Jaha Dukureh Jaha Dukureh, una donna forte che ha ancora il coraggio di vestire i lunghi abiti colorati della tradizione del suo paese natale, il Gambia; Mary Carson, giornalista del quotidiano britannico The Guardian; Elisa Finocchiaro, direttrice di Change.org, una piattaforma di petizioni online. Queste le protagoniste del dibattito tenutosi nella Sala del Dottorato al Festival del Giornalismo a Perugia; una conferenza che ha portato in campo un tema lontano dalle prime pagine delle testate giornalistiche italiane: la FGM (Female Genital Mutilation), fenomeno per cui le tre donne hanno iniziato a combattere insieme dal 2015 con una campagna globale. Si tratta di una lotta che vuole riscattare le 200 milioni di ragazze vittime della FGM a livello internazionale. I casi di ragazze mutilate, secondo quanto dice Jaha, sono ben maggiori di quelli stimati dalle Nazioni Unite. Jaha ne sa perché anche lei è stata vittima del fenomeno. Con la proiezione di un

Glio e il Ragazzo che ride

di Shani-Yael Baldacci 4^I   Palazzo Sorbello, venerdì 8 aprile 2016 ore 17. Primo giorno al Festival del Giornalismo di Perugia. È proprio lì, a quell’ora, che io assieme a tutto il pubblico presente in sala siamo stati spettatori di una performance, ma non una performance qualunque, un workshop, ma non uno qualsiasi, un workshop linguistico, una presentazione di un libro, anzi no! Di un non-libro. Fortemente attirata dal titolo della conferenza: “Cosa è successo quando ho hackerato il mio tumore al cervello”, mi sono trovata di fronte ad una coppia di ragazzi, un uomo dalla barba tricornuta che ispirava simpatia e una donna dagli occhiali blu che scherzava con lui. Erano Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, gli attori e allo stesso tempo gli spettatori di quella che sarebbe stata un’ora passata assieme. In breve capisco che Salvatore, ingegnere robotico e hacker, nel 2012 scopre di avere un tumore al cervello e, invece di arrendersi alla condizione di paziente decide di metter

Nerd e ideali: un’accoppiata vincente

di Linda Amaduzzi 4^H L’essere un hacker ha delle implicazioni che trascendono le conoscenze informatiche e le abilità tecniche per cui questi sono principalmente conosciuti. Serietà etica e purezza di principi accomunano questa categoria di persone, spesso sotto l’etichetta di ribelli. Tuttavia non è la mera ribellione il loro ideale -sebbene un completo disprezzo per le regole e i limiti li porti spesso a confondersi con questa definizione- ma è un ideale di giustizia e libertà che è difficile attribuire come proprio a persone che spontaneamente si è più pronti ad associare a dei robot. È forse trovandosi investiti, all’insaputa della maggior parte delle persone, di un enorme potere in grado di cambiare le vite di tutti, che questi hanno sviluppato una consapevolezza e un senso di giustizia fuori dal comune. Questo potere potrebbe essere utilizzato per scopi impropri, tuttavia quelle che sentiamo quotidianamente non sono che storie di eroi virtuali che, con le loro prodi

La storia della censura e’ la storia della letteratura

di Anna Balduzzi 3^I   Quest’anno il Festival Internazionale di Perugia presenta una grande novità nel suo elenco di quasi 20 seminari che nella sezione Law & Order organizza. Antonio Armano, giornalista e scrittore, ha appena pubblicato il libro “ MALedizioni. Processi, sequestri, censure a scrittori e editori in Italia dal dopoguerra a oggi, anzi a domani ”. Visitando tribunali, intervistando magistrati e avvocati, Armano, in una vorticosa cavalcata tra epoche e scrittori, si addentra in un’accurata analisi dei sequestri per oscenità, blasfemia e pornografia di grandi capolavori della letteratura. Armano introduce il suo intervento presentando un video che raccoglie le copertine originali dei libri, scritti da autori italiani e stranieri, che sono stati denunciati o condannati per diversi reati che riguardano la libertà di espressione, l’oltraggio al pudore e la diffamazione dal dopoguerra fino ai nostri giorni. “La storia della censura va di pari passo con la storia de

Il Combattente

La storia di Karim Franceschi, un italiano che ha difeso Kobane dall’Isis di Marco Mion 5^C Le sue mani hanno accarezzato volti e impugnato Kalashnikov e i suoi occhi hanno contemplato i sorrisi e i lutti di un popolo che, seppur ignorato dai riflettori internazionali, combatte per conquistare la propria libertà, la pace e la democrazia. Karim Franceschi è uno scrittore e attivista politico di ventisette anni che ha combattuto contro lo Stato Islamico a Kobane tra le fila dei partigiani Curdi. E’ stato ospite d’onore, assieme al giornalista Corrado Formigli, al decimo Festival Internazionale del Giornalismo tenutosi a Perugia, in cui ha presentato il suo libro “Il Combattente”. Ha raccontato in una Sala dei Notari gremita una realtà drammatica con estrema sensibilità, elogiando i valori e gli ideali che scandiscono la vita di questi combattenti. Inevitabile il confronto tra questi uomini e donne e quei partigiani che, insieme alle forze alleate, libera

International Journalism Festival 2016

di Shani-Yaël Baldacci, 4^I Il 10 aprile il prestigioso Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia chiude i battenti della sua decima edizione alla quale parte della Redazione di Preludio, accompagnata dal Professor Sciuto, ha avuto l’onore di partecipare. Muniti di grande sicurezza, data dalle soddisfazioni ricevute nelle due precedenti edizioni del festival cui abbiamo presenziato e dal grande entusiasmo accresciuto dalla curiosità di scoprire le novità proposte da questo enorme evento, siamo giunti nella favolosa città che quest’anno ha ospitato in 17 luoghi del centro storico 549 relatori provenienti da 34 paesi diversi, più di 2000 giornalisti accreditati, 259 eventi, tutti a ingresso libero, dei quali 85 in traduzione simultanea tra incontri-dibattito, talk, interviste, serate teatrali, premiazioni, presentazioni di libri, nuove realtà e tendenze editoriali. Un’edizione eclettica che ha proposto come filo conduttore temi impegnativi come quello del giorn