Attenzione! cambiamento climatico in
atto
Ebbene quello che propongo è un ennesimo articolo sul
cambiamento climatico, con l’obiettivo esplicito di scuotere più coscienze
possibili. Per dare un’idea generale di quello che è il problema reale, abbiamo
contattato un esperto, il Dr. Fulvio Stel, coordinatore del centro di modellistica ambientale
di ARPA FVG.
Il
cambiamento climatico è un problema reale? Quali sono i principali segnali in
regione?
Il clima, inteso come comportamento medio
dell'atmosfera, è sempre cambiato nel passato e sempre cambierà,
a causa di forzanti esterne (astronomiche), o interne.Tuttavia, in
questi anni stiamo assistendo a qualcosa di relativamente nuovo, in quanto una
specie vivente, la
nostra,
è entrata tra queste forzanti. In questo senso il cambiamento climatico è
un problema,
in quanto il nostro sviluppo come specie può cambiare in maniera sostanziale il
comportamento dell'atmosfera terrestre con conseguenze molto difficili da
prevedere, anche sullo sviluppo futuro della nostra civiltà. Nello specifico,
anche nella nostra regione si possono vedere i segni del cambiamento in atto, che si manifesta con
un generale aumento della temperatura media e una riduzione nella quantità
delle precipitazioni.Si
osserva, inoltre,
una generale redistribuzione delle
piogge, dato che il mese di giugno, solitamente molto piovoso sino agli anni
70, è diventato un mese tipicamente estivo, caratteristico del clima
mediterraneo.
Qual è il ruolo dei vari enti di
protezione ambientale in Friuli e qual è il sostegno delle istituzioni a fronte di questo problema?
Nella nostra regione il cambiamento
climatico viene gestito mediante attività di monitoraggio, sia dei parametri
meteorologici che delle emissioni di gas climalteranti ascrivibili alle diverse
attività. La nostra
regione, inoltre, partecipa alle politiche europee per la riduzione delle
emissioni di gas serra e svolge l'indispensabile attività di informazione alla
popolazione e ai portatori di interessi. Una parte rilevante di queste attività
sono rivolte a sostenere il risparmio energetico.
Nelle
statistiche l’inquinamento prodotto dai cittadini è significante rispetto a
quello dovuto a produzioni industriali?
L'inquinamento, così come le emissioni di
gas climalteranti, deriva non soltanto dalle emissioni industriali ma anche
dalle emissioni associate al settore domestico (riscaldamento e raffrescamento)
e ai trasporti, non solo industriali. Si può dire che circa un quarto delle
emissioni sono
ascrivibili alle attività domestiche.
Come può il singolo cittadino, in pratica,
contribuire alla preservazione della pulizia dell’aria, a diminuire i
consumi energetici e le emissioni inquinanti?
Poiché una parte rilevante delle emissioni
di sostanze inquinanti e di gas climalteranti sono ascrivibili alle
attività domestiche, quindi ai nostri comportamenti, è evidente che cambiando i
nostri comportamenti possiamo ridurre in maniera significativa sia le emissioni
di gas a effetto serra che di inquinanti come gli ossidi di azoto e le polveri
sottili. I comportamenti individuali sono estremamente importanti, oltre che
maggiormente efficaci nel breve termine. Utilizzare la bicicletta o andare a
piedi consente di "risparmiare" più di 150 grammi di CO2
al chilometro. Analogamente ridurre di un grado la temperatura impostata sui
termosifoni all'interno degli edifici comporta un risparmio di emissioni (oltre
che di denaro) di circa il 5-7% in un anno. Simili importanti effetti si
possono avere con una gestione oculata dei rifiuti. Il riciclaggio è
importante, ma ancora più importante è il riutilizzo del vetro, della plastica
(penso alle bottiglie) e soprattutto riducendo la produzione di rifiuto
"umido", evitando di acquistare cibo che poi butteremmo via.
Ringraziando il professore per la collaborazione,
concludo con un appello. Sono sicuro che molte persone ritengono il problema del
cambiamento climatico una minaccia lontana, che non coinvolge direttamente. In
parte queste persone hanno ragione:è probabile che non subiremo le conseguenze
delle nostre azioni sulla nostra stessa pelle. La verità è che lo faranno i
nostri posteri. Sono sicuro che molte persone credono che il loro singolare
intervento sia praticamente inutile, di conseguenza non agiscono. In parte
queste persone hanno ragione: se un unico individuo prova a cambiare le cose da
solo, non può andare molto lontano. La verità è che questa è la logica che ci
potrebbe lentamente portare alla rovina. L’azione singolare è fondamentale, per
salvare la nostra razza e il pianeta che ci ospita. E dunque chiedo ad ogni “marinelliano”
e ad ogni cittadino di pensare al futuro dell’umanità e del nostro mondo quando partecipa al suo
inquinamento, che va dal buttare un mozzicone di sigaretta a terra al prendere
parte a quella logica di disinteresse che ci porta a considerare questi temi
banali e insignificanti. Il cambiamento climatico è la sfida dei nostri giorni,
di cui dobbiamo prendere atto e alla quale non possiamo voltare le spalle. Non
sono né un visionario né un ambientalista. In me esiste un’identità di
cittadino del mondo e di conseguenza mi prendo cura di esso poiché, come noi
avanziamo delle pretese su di esso, allo stesso modo siamo noi a doverci assumere
la responsabilità di proteggerlo, paradossalmente, da noi stessi.
Pudota Jevan
Joseph 4^ H
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