Salamandre fotosintetiche
Arriva da uno studio condotto
da un’equipe della Dalhousie University di Halifax, Canada, la sensazionale
scoperta del meccanismo endosimbiotico esistente fra la microalga unicellulare Oophila
amblystomatis e gli embrioni di salamandra maculata (Ambystoma maculatum).
Quest’alga verde era già stata osservata dal biologo Henry Orr nel 1888 per la
sua ectosimbiosi con le uova di questa specie animale e i recenti studi sono
riusciti a dimostrare come, straordinariamente, questi piccoli organismi
vegetali riescano ad insediarsi non solo all’interno delle uova di salamandra
maculata ma anche dentro le stesse
cellule dell’embrione.
Le salamandre maculate hanno
l’abitudine di deporre le uova in piccoli stagni che spesso, però, si prosciugano
nelle stagioni secche: per questo le uova sono ricoperte da una sostanza
gelatinosa che impedisce loro di disidratarsi, ma che ostacola anche il
passaggio attraverso la membrana dell’ossigeno indispensabile alla vita e alla
crescita dell’embrione. I due organismi in questione hanno quindi sviluppato
uno stupefacente rapporto simbiotico in cui le alghe approfittano dei composti
azotati e dell’anidride carbonica “scartati” dall’embrione per svolgere la loro
fotosintesi e produrre così l’ossigeno necessario a garantire alla futura
salamandra uno sviluppo più rapido e possibilità di sopravvivenza ben superiori
a quelle degli embrioni che non contengono l’Oophila amblystomatis.
Nascono però perplessità da parte degli studiosi sul meccanismo che permette
all’alga di “invadere” le cellule ospiti: ipotizzano infatti che le alghe
provenienti dall’ambiente esterno colonizzino l’uovo, anche se il ritrovamento
di tracce di DNA dell’Oophila negli ovidotti di alcune femmine di
salamandra adulte fa supporre che l’alga possa essere in qualche modo ereditata
dai genitori. Ancor più dubbi sorgono riguardo alla mancata azione del sistema
immunitario per ostacolare l’intrusione delle cellule estranee in quelle
dell’organismo, cosa che fa immaginare una futura evoluzione di questa simbiosi
in un sistema simile a quello che ha dato origine miliardi di anni fa ai
mitocondri delle cellule animali.
Questa sensazionale scoperta
rende dunque la salamandra maculata l’unico vertebrato “fotosintetico”
conosciuto, segnando un nuovo punto a nostro favore nella conoscenza di un
mondo biologico che avrà sempre in serbo per noi qualche nuova, strabiliante
sorpresa.
Camilla Persello 2^A
Camilla Persello 2^A
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