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Consulta, occasione persa? La risposta del presidente

Nel numero del Preludio di carnevale è stato pubblicato un articolo di Luca Picotti nel quale si raccontava la plenaria della Consulta Provinciale degli Studenti. A questo è seguita la replica del Presidente della CPS, Francesco Tognato, studente del Liceo Classico “J. Stellini”, che vi presentiamo

Premettendo che a Luca Picotti mi lega un sentimento di amicizia, non posso tuttavia esimermi da rispondere all’articolo sulla Consulta, che ha pubblicato nel numero di carnevale del Preludio. E ciò non per orgoglio personale, ma per un senso di correttezza.
Due sono i concetti fondamentali sui quali vorrei soffermarmi: il primo riguarda l’articolo in sé e il secondo si riferisce a quella che è la responsabilità collettiva. Mi ha fatto male leggere quell’intervento perché, a mio avviso, parlare di quell’incontro della Consulta come di un’occasione sprecata è riduttivo e non corrispondente al vero. Dico questo, innanzitutto perché durante quella plenaria i rappresentanti del Marinelli hanno avuto l’occasione di portare personalmente agli assessori provinciali competenti le istanze della scuola che rappresentano e in merito alle quali hanno avuto delle risposte concrete e dirette e lo stesso vale per gli altri rappresentanti di Consulta che erano presenti. In secondo luogo mi permetto di dire che, leggendo l’articolo, l’accusa sembra diretta all’istituzione in sé, che non dovrebbe essere il bersaglio vero della critica. La Consulta, infatti, ha il dovere di dare agli studenti i mezzi per poter lavorare e rappresentare al meglio i loro coetanei, ma non ha gli strumenti per obbligarli a farlo. Mi spiego meglio, non è colpa della Consulta se alcuni istituti eleggono rappresentanti di Consulta poco attivi; sarebbe invece compito degli stessi studenti elettori monitorare e vigilare sull’operato dei propri delegati. Questo, del resto, è il principio stesso su cui si fonda la democrazia. Mi spiego: in buona sostanza, non si può additare un’istituzione intera se dei singoli membri non lavorano ma va preteso un migliore lavoro cooperativo da parte di tutti per migliorare l’efficienza degli organi istituzionali e quindi, nel caso specifico, della Consulta. Io sono stato anche rappresentante d’istituto e avevo un buon feedback da parte degli studenti che mi avevano delegato, anche su argomenti che spesso erano meno urgenti e importanti di quelli che si discutono in Consulta. Tuttavia, per quello che fanno i rappresentanti d’istituto c’è un grande interesse e attenzione da parte degli studenti, mentre, diciamocelo fuori dai denti, i rappresentanti di Consulta sono poco seguiti e pochi si interessano al loro operato in seno ad essa. Quindi vi invito davvero con il cuore in mano ad interessarvi e a preoccuparvi di quello che fa e di quello che può fare la Consulta perché senza l’apporto degli studenti, che sono la sua linfa e il motivo stesso per cui esiste, questo organo di rappresentanza non potrà mai funzionare come potrebbe e dovrebbe. Essa è il mezzo per darci voce e per realizzare i progetti la cui ricaduta riguarda tutti gli studenti; essa non è un circolo dove si va ad intrattenersi invece di andare a scuola, ma un luogo materiale e ideale dove si lavora con impegno e convinzione, cosa che accade anche adesso (e Luca lo sa). Tra le tante attività svolte, desidero segnalare, ad esempio, il tavolo che la Consulta ha istituito con la SAF, nel quale i rappresentanti hanno l’occasione di ragionare in merito al servizio di trasporto scolastico con il dirigente dell’azienda citata (i vostri rappresentanti di Consulta sono quindi un validissimo tramite per segnalare tutti i problemi che avete con la SAF). Un altro importante progetto della Consulta riguarda la possibilità che è stata data agli studenti di dire la loro in TV attraverso le trasmissioni televisive come il TG STUDENTI e la trasmissione “Effetto Friuli Giovani”. Ricordo ancora che i rappresentanti della Consulta (come ho già detto) fanno da tramite con le autorità competenti nei vari ambiti, alle quali portano le istanze degli studenti della provincia. Essi, inoltre, collaborano e lavorano con enti e associazioni, realizzando una miriade di progetti, che non posso qui elencare integralmente e per i quali rimando al sito e alla pagina Facebook della Consulta.La Consulta degli Studenti di Udine è quindi presente in rete, ma è soprattutto presente nelle vostre scuole attraverso i suoi rappresentanti, ai quali vi invito a rivolgervi per chiedere chiarimenti, segnalare problemi o disservizi e proporre idee e attività.

Francesco Tognato,
Presidente della Consulta provinciale degli studenti di Udine

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