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Le ultime dalla Consulta

Ecco a voi l’ennesimo quanto doveroso articolo di fine anno e in questo caso anche di fine mandato. Sono infatti passati quasi due anni da quel piovoso 31 ottobre 2013 che ha sancito l’inizio del mio incarico ed è quindi giunta l’ora di fare un bilancio di ciò che è stato.
Abbiamo iniziato, a causa del tempi tecnici della consulta previsti dai misteriosi decreti ministeriali, a novembre inoltrato, dopo le elezioni suppletive che hanno visto trionfare (chissà perché) il nostro Valerio, che ringrazio di cuore. Una volta riformati i vari organi esecutivi (consiglio di presidenza e commissioni varie), il primo atto è stato la stesura del parere sul dimensionamento della rete scolastica. Questo è un documento redatto dalla Regione ogni anno e richiede, prima di essere approvato, il consenso delle singole Provincie e quindi delle Consulte. Tutto ciò sembra molto lontano dalla vita quotidiana degli studenti ma con questo atto si va a decidere quale istituto deve essere chiuso o quali indirizzi di studio può proporre la singola scuola. È quindi un momento fondamentale  per tutti gli studenti della provincia. Come tutte le Consulte d’Italia, durante ottobre e novembre abbiamo lavorato sul primo documento del Governo “La Buona Scuola”, realizzando incontri come quello tenutosi a Gemona per discutere con più studenti possibili. Nella prima plenaria abbiamo poi scritto il documento riassuntivo delle varie posizioni che è stato inviato al Ministero. Questo argomento è stato poi ripreso durante il Consiglio Nazionale dei Presidenti delle Consulte che si è tenuto a Roma dal 27 al 30 aprile, al quale ho partecipato come delegato di Francesco Tognato. In questa occasione abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci direttamente con i tecnici del Miur e con Luigi Berlinguer, ex ministro dell’istruzione e papà delle consulte. Abbiamo preso in mano il DDL 2994, in quei giorni in discussione nella VII commissione della Camera, per formulare il parere consultivo che il ministero ci aveva chiesto. Questo è stato poi recepito nella discussione parlamentare, trasformandosi anche in emendamenti. Alle tipiche attività che da anni ormai portiamo avanti, come i progetti televisivi, l’accordo con la SAF e la stretta collaborazione con il Comune di Udine e con gli altri enti locali, abbiamo aggiunto diverse iniziative di carattere transnazionale come il progetto presentato a inizio maggio al Parlamento Europeo o l’iniziativa portata avanti con le altre Consulte della regione conclusasi nella giornata a Rovigno il 12 maggio. Questi sono solo alcuni esempi delle molte attività svolte durante questi due anni in tutto il territorio della Provincia, attività che spesso non sono note agli studenti ma che sicuramente hanno molte ricaduti sulla loro quotidianità.

Nicola Petrucco 4^H

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