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Il nostro futuro digitale

Dalla lista delle infrazioni disciplinari del regolamento d’Istituto del liceo scientifico G.Marinelli:
“10. Violazione del divieto di uso del telefono cellulare“
Perché dev’essere ancora presente nel 2014, alba del ventunesimo secolo, questo punto nel regolamento?
Probabilmente perché non è mai stato aggiornato da quando fu scritto per la prima volta. Forse non è stato molto tempo fa, uno, due decenni al massimo. Ma la scuola, in questo periodo storico, è cambiata molto insieme al mondo che abita, nonostante questo non appaia così evidente.
La scuola sta diventando un ambiente nel quale non è più strano imbattersi in computer, registri elettronici, lavagne con le quali si può interagire ed avere accesso a migliaia di contenuti che non potrebbero neanche essere immaginati con una lavagna tradizionale. Anzi, si può dire che è strano non incontrare questi elementi in un aula delle nostre scuole.
Allora perché c’è il divieto di utilizzare strumenti che ci si ostina a chiamare ancora cellulari, ma che ormai sono molto più di una semplice cellula? Sono strumenti con capacità superiori agli stessi nostri computer di cinque anni fa. Hanno potenzialità che vengono sfruttate poco da poche persone. Sono una risorsa che dovrebbe essere utilizzata maggiormente e non demonizzata come fa il più degli insegnanti.
Certamente molti potrebbero richiamare all’attenzione i motivi per i quali sono proibiti. Sono principalmente due. Il primo è certamente la funzione primaria dei cellulari, ossia quella di comunicare con una persona a distanza da noi, sicuramente molto utile durante un compito in classe, ma a questa situazione esiste già una soluzione semplice ed efficace utilizzata dal più degli’insegnanti da molto tempo. Il secondo motivo a sostegno della repressione dei telefoni cellulari in classe è la distrazione che possono portare questi fra gli studenti. Ma siate sinceri con voi stessi, se siete realmente interessati ad una lezione non sarà di certo questo a distrarvi, anzi, esistono migliaia di modi per svagare durante una spiegazione noiosa, e poi, ricordatevi che siamo in un liceo, il quale comporta una presa di responsabilità, nessuno è obbligato a frequentarlo. Ricordatevi inoltre che in molti istituti americani o orientali le lezioni si svolgono davanti allo schermo di un computer da oramai diversi anni e non ci sono state diminuzione dei risultati, anzi, l’OCSE ha registrato un miglioramento rispetto ai precedenti punteggi. Perciò perché non sfruttare le capacità che ci offrono questi strumenti, che oggigiorno tutti possiedono?
È importante ricordare che esistono leggi europee che stanno spingendo alla digitalizzazione della scuola ma, a causa di diversi fattori, tra i quali quello economico, in Italia questo progetto ha difficoltà serie a realizzarsi. Quindi, a questo punto, sembra quasi ingenuo non sfruttare le potenzialità di qualcosa che già abbiamo. Immaginate una lezione durante la quale possiate usare la realtà aumentata del vostro dispositivo per visualizzare un grafico, oppure per simulare il comportamento di una pianta a diverse condizioni.
Ora, la decisione, spetta sicuramente in primo luogo al dirigente scolastico ed in seguito ad un accordo fra gli studenti ed insegnanti per migliorare la qualità dello studio nel senso più ampio del concetto.


Lorenzo Scatton, 4^H

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