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Ciò che scienza non è

I vaccini causano l'autismo, l'AIDS non è causato dall'HIV, l'uomo non è mai stato sulla Luna e la Terra è piatta.
Queste teorie ovviamente stanno alla scienza quanto il “Mein Kampf” sta ai diritti umani, ma la cosa non scalfisce minimamente le marmoree certezze dei complottisti, i quali continueranno ad accusare ora le case farmaceutiche, ora le celeberrime lobby degli scienziati di tenere nascosta la vera verità. Tutto ciò è però ovviamente reso possibile solo grazie ai malvagi Stati Uniti, che tra un cadavere alieno nascosto nell'armadio e una spruzzata di scie chimiche vogliono dominare il mondo.
Nella mente del complottista medio ovviamente tutto ciò ha perfettamente senso, e deve quindi essere diffuso il più possibile per evitare l'estendersi del controllo dei “poteri forti” (lobby, massonerie, rettiliani e gnomi con l'ascia).
Ma com'è possibile che delle simili fantasie vengano scambiate per teorie scientifiche se non addirittura apertamente accettate come tali?
Tutto sta nell'idea di scienza che tali individui hanno, ovvero una specie di magico procedimento che distilla la conoscenza dal nulla, senza il minimo sforzo da parte dello scienziato e soprattutto senza la necessità di confrontarsi con i fatti.
Purtroppo quest'idea è stata abbandonata da circa 400 anni, quando un tale chiamato Galileo ha fatto notare a certi signori vestiti di porpora che nonostante il loro bellissimo libro dicesse che la luna fosse una sfera perfetta, il nostro satellite era ben più somigliante a una palla di Emmental. A poco servì che i cardinali si rifiutassero di guardare nel telescopio, perché ormai le prove c'erano e chi voleva capire capì perfettamente.
Lo stesso triste spettacolo dell'evidenza ignorata si presenta ai giorni nostri con i prodotti omeopatici. L'omeopatia è quella mistica disciplina secondo cui l'acqua in cui sia stato diluito un principio attivo fino a farlo sparire ne manterrebbe comunque le proprietà terapeutiche, attraverso la mai riscontrata “memoria dell'acqua”. Questa soluzione, che in realtà è al 100% acqua, viene quindi spruzzata su delle palline di zucchero, producendo quello che per gli omeopati è un farmaco e per la comunità scientifica al massimo un rimedio contro l'ipoglicemia.
I test a doppio cieco effettuati su tali prodotti hanno sempre infatti dimostrato che la loro efficacia è paragonabile a quella delle sostanze placebo, che ironicamente sono solitamente costituite proprio da acqua e zucchero.
Tutti questi test però sono ovviamente architettati dalle Big Pharma che hanno solo interesse ad arricchirsi a scapito della nostra salute, come dimostra il fatto che spendano ogni anno miliardi di euro nella ricerca biomedica invece che semplicemente produrre delle palline di zucchero per poi venderle a peso d'oro.
Questo è certamente solo un singolo esempio, ma appunto perché è uno dei tanti dovrebbe essere un avvertimento per far capire quanto non ci si possa permettere di essere superficiali quando si parla di scienza, accontentandosi di leggere senza verificare le fonti. So che può sembrare incredibile, ma uno scienziato che ha passato la propria vita a studiare un determinato fenomeno di solito ne sa di più rispetto a un qualunque blogger che ha trovato il diploma per caso nelle patatine.
Il rischio non è solo quello di farsi truffare, ma anche e soprattutto quello di mettere a rischio la propria vita (prendendo “farmaci” che in realtà non sono tali) e quella degli altri (non vaccinandosi contro malattie che per esempio per soggetti immunodepressi possono essere letali).
Certamente ognuno è e resta libero di fare le sue scelte e di mettersi nelle notoriamente misericordiose mani della selezione naturale, ma chiedetevi sempre: cosa farebbe Piero Angela al mio posto?
Riccardo Spanu, 5^D

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