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Lettera a Qualcuno

Caro signor Creatore,
Se è davvero lei che ha creato questo mondo ora così insano, perché sta distante? Perché a prevalere nelle persone è il male? E’ stato forse costretto ad allontanarsi per la troppa malvagità?
Questo mondo ha visto grandi amicizie e grandi amori, forti come vecchie querce, ma ha visto anche devastanti guerre e conflitti così ostinati e cruenti, e odi tenaci e altrettanto distruttivi.
Che cosa è successo? Siamo forse esseri creati per opprimersi e uccidersi? Eppure il mondo, la nostra così amata Terra, ricorda un uomo, un uomo chiamato Gesù; e di costui non ricorda parole d’odio, ma d’amore, di giustizia, di fratellanza. Eppure anche costui, così giusto, così benevolo, che porse l’altra guancia e predicò il rispetto, anch’egli fu oppresso, brutalmente ucciso, massacrato.
Ed è a questo punto, caro mio signor Creatore, che io le domando il perché di questa curiosa, crudele, intensa e contraddittoria esperienza chiamata vita. E mi domando se lei, signor Creatore, una vita ce l’ha, o se è diverso, se ha compreso qualcosa che si spinge oltre la nostra modesta capacità di apprendimento.
Qualcuno
E mi domando se guardandoci prova emozioni, se ride, se piange, se si arrabbia, si irrita, se si commuove. Se ci vuole bene, se ci parla, se vive con noi, se è nella nostra vita quella persona, quel ricordo o quell’esperienza che ci redime, che ci fa pensare, che ci rende migliori. Oppure se semplicemente è e basta.
E le domando anche, signor Creatore, che cosa dobbiamo fare nei momenti di sconforto. Piangere, urlare, cercare comprensione nei nostri simili? Pregare misericordia a lei? Lei è un nostro simile?
Chi, che cosa dobbiamo seguire? Le nostre ambizioni, le nostre passioni, ciò che ci piace, ciò che è giusto? Che cosa è giusto? Lei è giusto?
E’ giusto ciò che è fatto per amore della giustizia? E’ lecito?
E’ lecito porsi queste domande? E’ giusto chiedersi se sia lecito? Che cosa è lecito chiedersi? E’ per colpa delle domande sbagliate che c’è l’odio? E’ a causa dell’odio se c’è l’odio?
E lei, signor Creatore, lei odia? Si vendica? Si fa domande? Risponde alle domande? E’ felice? Chi è che causa la felicità, e perché? E’ forse causata da chi odia ed è infelice? E’ lecito, è giusto essere infelici?
Ormai amiamo più gli oggetti delle persone. Lei possiede oggetti?
Ho sonno, mi si chiudono le palpebre, e vorrei chiudere gli occhi e dormire, sognare. Lei si stanca mai? Sogna?
Sogna come noi, o sogna qualcosa di diverso? Sogna un mondo migliore? E’ qui, accanto a noi, ad osservare da lontano con malinconia il tramonto degli uomini e delle donne? O è altrove, a riflettere ed occuparsi di altro? E’ qui? E’? Approva, disapprova, guarda?
Esiste?

Qualcun altro

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