Intervista a Selvaggia
Lucarelli
L’evento "Processo ai Talk
Show" è stato uno dei più seguiti del festival. D’altronde i talk show
sono uno dei format televisivi più di successo, sono ben 19 quelli in onda
sulle TV italiane, anche se si tratta di un genere che sembra non saper più
innovare. Gli ospiti presenti in sala sono Corrado Formigli (conduttore
del talk show Piazzapulita), Selvaggia Lucarelli (blogger e giornalista), Carlo
Freccero (autore televisivo e saggista), Filippo Facci (Libero), Marianna
Aprile (Oggi) e Alessio Viola (SkyTg24). Il pubblico in sala ha fatto da giuria
e alla fine ha assolto i talk show. Non altrettanto clemente è stata
Selvaggia Lucarelli, facente parte dell’accusa, che si è scagliata senza
pietà su di essi. Ecco qua la nostra intervista:
Lei ha un blog molto seguito: quale
pensa che siano le potenzialità della comunicazione su queste piattaforme?
Le potenzialità sono sempre in
crescita e in evoluzione, si arricchiscono sempre di più. Inizialmente c'era
solo scrittura, poi e' arrivato instagram con le foto,ed ora c'è perciscope con
i video. Suggerisco sempre di essere originali, perché non è solo lo strumento
in sè ma come lo si adotta, c'è una grande potenzialità ma siamo noi quella
vera e non la tecnologia: quindi bisogna essere originali ed avere un pensiero
chiaro, netto, non aver paura ad esporsi e non essere democristiani.
Come concilia il fatto di essere
allo stesso tempo sia opinionista (dando giudizi su altri) che personaggio
(oggetto lei stesso di giudizi)?
Mi rendo conto di non uscire mai dal
giudizio neanche quando parlo io e sono io al centro, cerco sempre di essere me
stessa e cerco sempre di avere un'altra lettura delle cose perché mi rendo
conto che la critica è importante ma l'autocritica altrettanto.
All'incontro si è parlato della
crisi dei talk-show, ma non pensa che i reality siano in una condizione ancora
peggiore?
No, nel senso che i reality hanno
solo un difetto e un problema: hanno bisogno ogni tanto di fare una pausa ,
cioè di decantare. L'isola dei famosi è tornata più pimpante e con più ascolti
di prima. Ha avuto bisogno di un periodo di base e di un respiro, come ad
esempio il cibo riposato: la lasagna il giorno dopo è più buona perché
riscaldata.
Talvolta lei ricorre ad una satira
piuttosto aspra, con dei giudizi senza mezze misure verso altri personaggi.
Quali sono i limiti che si pone e da tener presente?
Stabilire quali siano i limiti della
satira credo che sia impossibile, ognuno decide dove mettere i paletti, il
recinto e il confine, io credo che siano sempre quelli dell'educazione e del
buon senso: si può essere sarcastici , si può essere taglienti , si può essere
duri. Naturalmente dall'altra parte bisogna trovare persone auto ironiche che
parlino lo stesso linguaggio che parlo io e che abbiano una leggerezza che non tutti hanno.
Barbara Blausutto, 3^H
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